A cura della Fondazione Milano Policroma
Testo di Riccardo Tammaro
Mi è capitato di sentir dire che Milano è una città con pochi monumenti.
Personalmente sono piuttosto convinto che i suoi monumenti siano poco appariscenti,
in quanto raramente di dimensioni mastodontiche ed in generale integrati in
contesti urbani per lo più arricchiti da altri elementi (quali ad esempio
edifici di pregio) o disturbati da altri elementi (quali ad esempio automobili
in sosta).
In questi due articoli voglio tracciare una panoramica, non necessariamente
esaustiva, dei monumenti della Zona 4, prendendo spunto da quanto pubblicato
recentemente sul nostro giiornale in relazione all'obelisco di piazza 5 Giornate,
limitandomi per i soggetti già trattati ad una breve menzione.
Ho notato una particolarità molto curiosa: la maggior parte dei monumenti della
nostra zona si trova sul tracciato dell'autobus 62. Seguirò quindi il suo
percorso come itinerario-guida nell'excursus.
Il capolinea di detto autobus è sito in piazzale Medaglie d'Oro, in cui si
trova l'Arco di Porta Romana, opera di Aurelio Trezzi, realizzata nel 1598, e ben
nota a tutti; un paio di fermate ed eccoci ad un altro monumento, chiamato dai
milanesi "I trii ciocch", ovvero i tre ubriachi.
Il travisamento popolare è dovuto all'atteggiamento delle tre persone
raffigurate nel monumento, di cui due sorreggono il terzo. Il significato, però,
è assolutamente distante da questa interpretazione: si tratta infatti di un
monumento ai caduti.
La sua particolarità, poi, è che fu dedicato a caduti civili, e cioè le vittime
del primo bombardamento aereo di Milano. Verso le 9 del mattino del
14 febbraio 1916, due aerei austriaci sganciarono bombe a Porta Romana e a
Porta Volta. La zona più colpita fu quella di piazzale Adige (ora piazza Buozzi).
Morirono a Porta Romana 18 persone, ed in ricordo di questo episodio il 24
giugno 1923 in via Tiraboschi venne innalzato appunto il monumento "Ai caduti di
Porta Romana", opera di Enrico Saroldi, autore tra l'altro di una statua nella
chiesa di San Pietro nella Repubblica di San Marino.
In questo gruppo bronzeo, due soldati (uno romano e l'altro dell'età
comunale) sorreggono un fante della prima guerra mondiale; suggestivo è anche il
bassorilievo sottostante, mentre una delle lapidi riporta la dedicazione
"alle vittime inermi degli aeroplani austriaci" di questo monumento, ivi definito
"memore ara".
Proseguendo con l'autobus fino a via Cadore, all'incrocio con via Maestri
Campionesi troviamo la statua di Pomona sull'edificio all'angolo tra le due vie,
e poco più avanti si trova il Parco Formentano; esso ospita il "Monumento ai Marinai
d’Italia caduti nella II Guerra Mondiale", opera dello scultore Francesco Somaini
del 1967, ed in tempi più recenti vi è stata posta un'alta statua raffigurante
due ragazzi abbracciati e dedicata ai donatori di sangue (della cui associazione,
l'AVIS, Vittorio Formentano fu come noto il fondatore).
Sulla destra, a poche centinaia di metri, l'enorme fontana monumentale dedicata
a Giuseppe Grandi, nella piazza omonima, opera del 1930 dello scultore Werther
Sevèr e dell'architetto Emil Noël Winderling.
Andando ancora avanti, si arriva, al confine della zona 4, al Corso Indipendenza,
ove si trova il monumento-fontana in bronzo dedicato a Pinocchio, uno dei pochi
(sono una decina in tutta l’Italia) monumenti dedicati a personaggi delle favole;
autore dell'opera, nel 1955, lo scultore Attilio Fagioli.
A questo punto, possiamo considerare come la lunga passeggiata alberata, che
conduce da piazza Tricolore alla chiesa dei Santi Nereo ed Achilleo, si presti
ad una sistemazione di monumenti, data la sua larghezza ed eleganza.
Ed infatti, sulla stessa direttrice dei corsi Concordia, Indipendenza, Plebisciti
(e poi viale Argonne) possiamo contare, oltre al Pinocchio succitato, altri due
monumenti di una certa importanza. Il più vicino al centro città, tra i due, e
quello sito nella piazza Tricolore: si tratta di un monumento-fontana dedicato
alla Guardia di Finanza, realizzato nel 1985 dal noto scultore Aligi Sassu, nato
nella nostra città che ne ospita anche, ad esempio, il "Cavallo impennato"
collocato davanti alla Pinacoteca di Brera.
L'altro grandioso monumento è la statua di San Francesco, che si trova in piazza
Risorgimento. Di essa, e di altri monumenti presenti nella nostra zona, parleremo
nel prossimo articolo, quando completeremo questa nostra passeggiata.